Elisabetta II lancia un messaggio di speranza la domenica di Pasqua
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La Regina ha inviato un messaggio di speranza nel discorso
di Pasqua alla nazione. Parlando dal castello di Winsor, la Regina Elisabetta
II, che è a capo della Chiesa d'Inghilterra, ha detto che: "Quest'anno la
Pasqua sarà diversa per molti di noi, ma tenendoci separati proteggiamo gli
altri".
È un messaggio di speranza quello di Elisabetta II che
ricorda come molte religioni, celebrando la luce che supera l'oscurità, hanno
l'uso di accendere simbolicamente delle candele che "sembrano parlare
a tutte le culture e fare appello a persone di tutte le fedi e anche agli atei
e agli agnostici".
Coronavirus: la Regina Elisabetta, nel discorso di Pasqua
lancia un messaggio di speranza
"Sono accese sulle torte di compleanno e per celebrare
gli anniversari di famiglia, quando ci riuniamo felicemente intorno a una fonte
di luce. Ci unisce", aggiunge la Regina che ha ricordato come il
Cristo che sorge nel primo giorno di Pasqua dà ai cristiani una nuova
speranza e un nuovo scopo. Augurando a tutti i fedeli una buona Pasqua, convinta
che il coronavirus "non vincerà", ha concluso: "Possa la fiamma
viva della speranza pasquale essere una guida costante mentre affrontiamo il
futuro".
Recentemente, in un discorso che farà storia, Sua Maestà la
Regina si è rivolta al Regno Unito e al Commonwealth in una trasmissione
speciale registrata al Castello di Windsor e parlando della situazione del
coronavirus ha detto: "Dovremmo consolarci che, mentre potremmo avere
adesso ancora molto da sopportare, torneranno giorni migliori: saremo di nuovo
con i nostri amici; saremo di nuovo con le nostre famiglie; ci reincontreremo."
"Questa volta - ha proseguito Queen Elizabeth -
ci uniamo a tutte le nazioni di tutto il mondo in uno sforzo comune, usando i
grandi progressi della scienza e la nostra istintiva compassione per guarire.
Avremo successo e quel successo apparterrà a ciascuno di noi. La Regina, 93
anni, ha anche affermato che il "doloroso senso di separazione dai propri
cari" che il distanziamento sociale sta causando alle persone le ricordava
l'esperienza che i bambini evacuati avevano avuto durante la seconda guerra
mondiale.
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