Subiaco, il borgo laziale che ospita la “soglia del Paradiso”
BLOGGER Dino Donofrio
Subiaco è
tra i borghi più belli d'Italia, in grado di stupire Petrarca al punto da
fargli pensare d'essere giunto in Paradiso
L’antica storia del borgo di Subiaco attira ancora turisti
da tutto il mondo. Dai tanti affreschi alla Biblioteca Nazionale, fino alle
attività sul fiume Aniene, ecco tutto quello che c’è da vedere in quest’angolo
di Lazio.
Lo splendido borgo di Subiaco – che
per poco non si è guadagnato il titolo di Borgo dei Borghi – deve
il suo nome alla posizione che vanta. La traduzione dal latino è infatti “sotto
i laghi” e il riferimento è ai tre laghi artificiali che sono stati generati
dallo sbarramento del fiume Aniene. Risulta necessario un salto
indietro fino al 55 d.C. per ripercorrere la storia di questo borgo annoverato
tra i Borghi più Belli d’Italia, al tempo in cui l’imperatore Nerone sfruttò
una serie di dighe per ottenere degli specchi d’acqua artificiali per la
maestosa villa realizzata sulla riva destra dell’Aniene, di cui oggi restano
dei ruderi.
Fonte Foto: iStock
Nel 497 Benedetto
da Norcia decise di insediarsi in questa valle, conducendovi una
vita eremitica per tre anni. Nell’arco dei trent’anni successivi, però, il
progetto di crescita religiosa portò alla costruzione di ben tredici monasteri,
nei confronti dei quali il tempo è stato impietoso.
Dei tanti eretti infatti soltanto uno è ancora visibile al
giorno d’oggi, il monastero di Santa Scolastica. Questo si sviluppa
intorno a tre chiostri, il cosmatesco, il gotico e il rinascimentale,
realizzati nel XIII, XIV e tra il XVI-XVII secolo. Un incrocio di stili per un
luogo ricco di storia che continua ad attirare turisti. Tanti gli elementi da
ammirare, come il giardino interno esaltato da un arco gotico monumentale, gli
splendidi affreschi risalenti al XIII e XIV secolo, una Biblioteca Nazionale
che custodisce gelosamente manoscritti e pergamene, e i primi esempi di incunaboli
italiani, realizzati grazie all’operato di due tipografi tedeschi nel 1465.
Nel XIV secolo mise piede nel monastero Petrarca, il
cui animo poetico si sentì rapito dalla bellezza di tale luogo tanto da
definirlo la “soglia del Paradiso“.
Non è soltanto la storia ad attrarre i turisti, che – a
Subiaco – hanno la possibilità di attraversare secoli di storia italiana.
Chiunque metta piede sulle rive del fiume Aniene potrà
infatti cimentarsi in svariate attività, dal rafting alla canoa, fino
al kayak. Nelle sue acque è inoltre possibile fare pesca alla trota, per
poi andare alla scoperta di splendidi scorci nei dintorni del borgo, mettendo
alla prova le proprie doti da escursionisti. Il turismo è vivo tutto
l’anno, ma svariati viaggiatori si recano in questi luoghi in precisi periodi,
in concomitanza con delle note festività.
Il 10 agosto si celebra la Festa di San Lorenzo,
nel giorno delle stelle cadenti, ricordando la nascita del borgo nel 937. Il 14
agosto invece ci si ritrova in una vera e propria festa medievale,
con due processioni in partenza dalle chiese di Santa Maria della Valle e di
Sant’Andrea, due immagini votive trasportate a spalla fino all’incrocio a La
Valle. Dal 20 al 22 marzo invece si festeggia in maniera continuata il patrono
di Subiaco, con spettacoli, eventi e un mercato caratteristico presso la
via dei monasteri.
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